Accessibilità e pagine Web valide
Il codice HTML (XHTML) e CSS può essere dichiarato valido esclusivamente se rispetta gli standard definiti dal W3C (World Wide Web Consortium).
Per quanto riguarda HTML e XHTML, una pagina è valida se:
- è dichiarata la DTD usata nel documento
- il codice utilizzato rispetta esattamente la sintassi definita nella DTD dichiarata nel documento.
Ogni pagina HTML o XHTML valida deve cominciare con una riga di codice che si chiama tecnicamente “document type declaration”, ovvero “dichiarazione del tipo di documento”. Questa dichiarazione indica al browser quale è, e dove si trova, il documento che contiene le definizioni e le regole di utilizzo di tutti gli elementi e gli attributi HTML o XHTML utilizzati nella pagina Web.
Questo documento si chiama infatti DTD, acronimo di Document Type Definition, cioè “definizione del tipo di documento”.
In HTML 4.01 e in XHTML 1.0 esistono tre differenti DTD:
- transitoria (“transitional”), contenente elementi e attributi di presentazione
- rigorosa (“strict”), non contenente elementi e attributi di presentazione
- frame (“frameset”), quella per le pagine che contengono frame.
Se si sceglie di realizzare un sito accessibile è consigliabile non considerare la tipologia di DTD frame dato che con le altre due si possono raggiungere livelli di accessibilità notevolmente più elevati.
La DTD transitoria, sia in HTML che in XHTML, è utilizzabile quando si vogliono realizzare pagine compatibili con i browser grafici più vecchi, che supportano poco o per niente i fogli di stile. E’ bene utilizzare la DTD transitoria, quando vogliamo che le pagine Web siano viste approssimativamente allo stesso modo su Internet Explorer (dalla versione 3 alla 6) e su Netscape (dalla versione 3 alla 7).
L’utilizzo della DTD transitoria implica però la fusione dei contenuti informativi della pagina con una grossa quantità di codice avente il solo scopo di definire la presentazione visuale dei contenuti, condizione negativa per l’accessibilità. E’ bene, se si vogliono realizzare pagine ad elevata accessibilità, basarsi su DTD rigorosa. Questa, infatti, può garantire la maggiore indipendenza dei contenuti della pagina dalle sue forme di presentazione, dando la possibilità di accedere adeguatamente ai contenuti il maggior numero possibile di programmi utente.
Il controllo della validità del codice HTML e XHTML può essere effettuato automaticamente, tramite appositi software, come il “MarkUp Validation Service” presente sul sito W3C (http://validator.w3.org). Questo controllo di validità del codice utilizzato è il primo ed indispensabile passo verso la realizzazione di un sito accessibile. Ancora oggi però la validazione del codice è molto trascurata, persino dalle grandi realtà nazionali, punto di riferimento per milioni di utenti.
Come esempio riportiamo alcuni degli errori più comuni:
- elementi di codice aperti e non chiusi
- elementi non annidati
- utilizzo di elementi e/o attributi non consentiti dalla DTD dichiarata ne documento
- utilizzo del carattere ‘&’ in un URL al posto di ‘&’
- utilizzo di valori di attributo non consentiti
- DTD non dichiarata.
Solo dopo aver fatto analizzare una pagine dal validatore W3C ed aver ricevuto un responso positivo è possibile esporre l’icona che dichiara la conformità del sorgente alla sintassi di HTML o XHTML definita nella DTD della pagina.
La validazione dei CSS, anch’essa indispensabile per garantire una buona accessibilità delle pagine Web, può essere fatta eseguire in automatico dal CSS Validator, anch’esso presente sul sito del W3C (http://jigsaw.w3.org/css-validator/).
Come abbiamo fatto per il codice HTML (XHTML) riportiamo alcuni degli errori più comuni nella realizzazione di fogli di stile:
- mancanza del punto e virgola finale a chiusura della dichiarazione di una proprietà
- mancanza della parentesi graffa a chiusura di un elenco di proprietà
- colori dichiarati in valori esadecimali non preceduti dal simbolo “#”
- “sans-serif” scritto senza il trattino separatore
- un commento (/* … */) aperto e non chiuso.
Sono da considerarsi importanti ai fini dell’accessibilità anche gli avvertimenti (“warnings”) forniti dal programma di validazione. Questi sono in effetti avvertimenti e non errori, la loro risoluzione consente però di evitare potenziali problemi di accessibilità.
Alcuni degli avvertimenti più comuni sono:
- mancata indicazione di una famiglia di caratteri generica
- mancata definizione del colore di primo piano se è stato definito il colore di sfondo
- l’utilizzo di dimensionamenti fissi al posto di quelli relativi e percentuali.
E’ possibile esporre l’icona che dichiara la conformità della pagina alla sintassi dei fogli di stile CSS solo dopo che l’analisi del programma CSS Validator del W3C è risultata priva di errori e di messaggi di avvertimento.