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Il profilo Twitter aziendale

Redazione Webit
11 Febbraio 2014

twitter per le aziende 

Twitter è il social network dei microcontenuti. Si basa sulla condivisione di messaggi brevi, sulla forza delle parole e sulla loro suddivisione per etichette, o hashtag. Un singolo tweet è leggero e minimale, non è mai invadente, per questo è possibile scriverne anche 20 o 30 al giorno senza annoiare, purché siano tutti utili, interessanti e, possibilmente, originali.

 

Offre enormi opportunità per le aziende, di qualsiasi dimensione esse siano, anche se in Italia si registra un basso tasso di utilizzo da parte delle piccole medie imprese. Va detto, però, che tutti coloro che cinguettano traggono importanti ricavi in termini di reputazione, indicizzazione e promozione. Ma non solo, Twitter è uno strumento duttile e minimale, può essere facilmente utilizzato in modi differenti, talvolta creativi e inaspettati, che convergono nell’incrementare il nome di un brand o di un’azienda.

Nel dettaglio, ecco cos’è possibile fare grazie a Twitter:

  • Costruire la propria reputazione: anche su Twitter la reputazione è data dai contenuti, dalla loro qualità, dall’originalità e dal tono di voce utilizzato. È perciò importante pesare le parole, retweetare piuttosto che copiare, e soprattutto utilizzare gli hashtag per etichettare gli argomenti di cui trattiamo. Molti misurano la reputazione in base al numero di follower di una pagina: sbagliato. Quello che conta sono le interazioni con gli utenti.

  • Sfruttare Twitter ADV: è possibile sponsorizzare i singoli tweet (che appariranno nella home del sito), gli hashtag (che appariranno tra le tendenze) e anche il proprio profilo (che apparirà tra quelli suggeriti).

  • Usare Twitter come servizio assistenza: ci vuole molto meno tempo per scrivere un tweet piuttosto che per telefonare ad un servizio clienti. Oggi molte aziende hanno realizzato dei profili Twitter dedicati esclusivamente all’assistenza, i quali salvano tra i preferiti le richieste degli utenti e rispondono loro in ordine cronologico. Spesso twittano anche veloci soluzioni per la risoluzione dei problemi comuni.

  • Comunicare con altre aziende: mentre Facebook si concentra prevalentemente su di una comunicazione B2C (business to consumer), Twitter è molto più efficace nelle interazioni B2B (business to business). È semplicissimo trovare contatti e condividere i contenuti di altre attività collaterali alla propria, talvolta anche dei competitor. Creare un network di utenti specializzati potenzia la reputazione e il know how dell’azienda, oltre a creare possibili occasioni di business.

  • Live reporting: o, più precisamente, live twitting. La semplicità d’uso, la leggerezza dei post e soprattutto l’utilizzo degli hashtag rendono Twitter il social network più efficace per raccontare in tempo reale qualsiasi tipo di evento. Troviamo servizi di live twitting durante le partite di calcio, o le gare di Formula1, anche durante festival nazionali e internazionali. Esiste addirittura la professione del twitter reporter, che amplifica la comunicazione di un evento sul social network, postando contenuti e immagini in tempo reale. Quest’attività genera traffico, intensifica la rete di collegamenti e facilita l’interazione con gli utenti.

  • Indicizzare: i tweet e gli hashtag generano scambi di link, click, condivisioni e interazioni, tutte cose che piacciono ai motori di ricerca e indicizzano i contenuti.

  • Creare liste: Twitter permette di suddividere i profili seguiti. Ad esempio, possiamo creare una lista per i dipendenti della nostra azienda, o un’altra in cui si trovano i profili e le attività di un determinato settore merceologico, o una lista in cui inserire gli utenti che twittano di sport, o politica. Le liste di twitter facilitano la ricerca in entrambe le direzioni: sia da parte nostra che da parte di altre persone. Per un’azienda sono un’occasione per dimostrare una certa abilità con il social network ed un preciso ordine organizzativo, cose che, alla fine, accrescono la reputazione online.

 Ora, siamo ancora sicuri che Twitter non sia utile per le aziende?

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