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I dati del fenomeno in-house: vantaggi e svantaggi

Categoria: Data, Digital Marketing, Strategia
Redazione Webit
26 Febbraio 2020

L’esigenza di maggior efficienza, trasparenza e controllo sui costi, spinge sempre più aziende ad internalizzare le proprie attività di digital marketing, questo comunemente viene definito come in-house.

Il fenomeno in-house

Fare marketing “in-house” significa che le attività di marketing di un’azienda vengono gestite internamente. E nessun (o solo alcuni) individuo o organizzazione esterna viene coinvolta nei processi di marketing.

A volte le aziende decidono di istituire le cosiddette “agenzie pubblicitarie interne” strutturate come un’agenzia tradizionale ma con un solo cliente: la sua società madre. Esempi di agenzie pubblicitarie interne sono BBC Creative di BBC o Yellow Tag Productions di Best Buy .

Un po’ di dati

Il fenomeno “in-house” è una tendenza per il digital marketing di quest’anno, ma già intrapresa da molte aziende già dal 2018. Secondo i dati raccolti da Tradelab in “Digital Marketing & Advertising: i trend del 2020 in Italia” il 42% degli advertiser ha già scelto di gestire le proprie campagne in house, mentre il 34% ha optato per una internalizzazione parziale accompagnata dalla consulenza di partner esterni.

Inoltre, secondo Adobe:

  • Il 48% degli intervistati ha affermato che i progetti creativi vengono rivisti e approvati in 2-3 giorni; circa un terzo (29%) afferma che ci vuole una settimana o più.
  • Il 96% afferma che la tecnologia e gli strumenti oggi a disposizione oggi consentono agli esperti di svolgere internamente le operazioni di marketing.
  • Tra gli intervistati, l’87% dei decisori ha dichiarato di essere preoccupato per il livello di trasparenza offerto dalle agenzie di comunicazione.
  • Quando si tratta di trasferire internamente le operazioni di marketing digitale, il 56% degli intervistati afferma di non possedere le competenze adatte per costituire un team interno competente.

I vantaggi di una strategia di in-house

Piena trasparenza

L’in-house marketing ti permette di avere pieno controllo sul budget e lo stato dei progetti. Con la massima trasparenza su prezzi e processi è possibile ottimizzare al massimo il ritorno sull’investimento (ROI).

Controllo sui tuoi dati

Il controllo dei dati di prima parte è uno dei principali vantaggi del marketing interno per gestire in modo più sicuro i dati dei tuoi clienti, cosa essenziale in un mondo post-GDPR.

Impiegare personale competente

Spostando le operazioni di marketing all’interno dell’azienda avrai l’opportunità di formare e veder crescere nuovi talenti. Formare un team funzionale ed efficace non è affatto un’operazione semplice ma ne vale comunque la pena. Il personale interno è completamente coinvolto dal tuo marchio: conosce i tuoi prodotti, comprende il tuo mercato ed è spronato a dare il meglio di sé solo per il tuo brand.

Diventare più agili e “sul pezzo”

Come appena citato, gestire le operazioni in-house, permette di diminuire i tempi di decisione e sviluppo fino ad un terzo, eliminando, tra le altre cose, le lunghissime e contorte catene di e-mail e comunicando faccia a faccia o attraverso una piattaforma collaborativa.

Gli svantaggi dell’in-house

L’in-house è una vera e propria tendenza che porta con sé tanti vantaggi e potenzialità. Ma non per questo motivo è una soluzione da prendere alla leggera. Occorre anche valutare quali possono essere gli eventuali svantaggi o alcune difficoltà lungo la strada, per sviluppare la migliore soluzione possibile.
Ecco quali sono le criticità da tenere in considerazione:

Risorse umane meno flessibili

Il vantaggio di lavorare con aziende esterne è che se non arrivano i risultati sperati puoi guardarti intorno e trovare un’altra agenzia che faccia al caso tuo. Con le risorse all’interno della tua azienda, la faccenda si complica un po’: certo, puoi sempre cambiare i membri del tuo team ma, non è così facile. Inoltre, devi calcolare tempi e costi che richiederebbe assumere e formare una nuova risorsa.

Sempre la stessa filosofia

Ricevere input e suggerimenti da un team esterno porta spesso nuove idee da un punto di vista completamente nuovo. Un team interno potrebbe essersi così abituato alle abitudini e alla filosofia dell’azienda da non prendere nemmeno in considerazione di pensare a soluzioni fuori dagli schemi.

Mancanza di esperienza

Il vantaggio di lavorare con un’agenzia è che i membri del loro team hanno molte esperienze in campi diversi e in diversi tipi di aziende. Quindi, probabilmente, sanno come creare le migliori strategie per la tua azienda.

Come superare gli svantaggi con l’affiancamento

Quindi in-house sì o in-house no?

In Webit abbiamo trovato la soluzione.

Già da tempo in Webit abbiamo iniziato a collaborare con i nostri clienti in un modo nuovo: facendo lavorare operativamente il nostro team fianco a fianco con le figure dell’azienda cliente che si occupano del digital marketing. L’idea alla base è quella di intraprendere un percorso insieme, per raggiungere gli obiettivi aziendali.

Per questo abbiamo sviluppato il metodo T.R.E.K.: per rispondere alle esigenze che spesso emergono dalle conversazioni con i marketer all’interno delle aziende B2B con cui collaboriamo.

Inoltre, i dati parlano chiaro, anche solo prendendo come esempio l’attività sui social: il 76% delle aziende se ne occupa internamente e solo il 2% ne esternalizza la gestione interamente, mentre manca almeno al 43% delle aziende un’attività di formazione connessa (dati Hootsuite barometer – Global Report 2018).

E tu hai deciso di internalizzare le attività di marketing? Se sì, hai già pensato a un piano di formazione e affiancamento per le risorse che se ne occuperanno?

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