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Perché “pensare smartphone” per vincere sul web

Redazione Webit
10 Febbraio 2017

Oggi giorno l’uso di dispositivi mobili è sempre più diffuso: dati alla mano, nel 2016 risultano oltre 20 milioni gli utenti che navigano il web da smartphone e tablet. È quindi fondamentale ora, nello sviluppo del proprio sito web, tenere conto di questo dato. 

Nel passato, due diversi approcci si sono susseguiti per rendere fruibile la navigazione di un sito web sui dispositivi mobili:

  1. Sito mobile dedicato: all’inizio, data anche la scarsa potenza dei primi smartphone, si è proceduto creando un sito ad hoc solo per questi device, con un’interfaccia volutamente minimale ed una selezione dei contenuti adattata. Chiaramente, se da un lato si aveva l’optimum a livello di interfaccia e prestazioni, si aveva anche il contro di dover gestire l’aggiornamento di due siti diversi, in particolar modo se questi differivano poi nei contenuti.
  2. Responsive: con il migliorare delle tecnologie (sia quelle legate allo sviluppo web che quelle dei device mobili stessi) si è pensato di adottare l’approccio responsive, ossia quello di avere un unico sito web che però potesse scalare e quindi visualizzare la propria interfaccia in maniera coerente anche sugli schermi più piccoli. Il “problema” però era legato all’approccio che si aveva nello sviluppo del sito. L’idea era infatti quella di partire dalla versione desktop del sito (che nella maggior parte dei casi è quella con l’interfaccia più ricca e quindi più pesante) per poi degradare sugli schermi più piccoli. Così facendo spesso ci si ritrova ad avere un sito che si adatta a tutte le risoluzioni, ma che può avere problemi legati alle performance, data anche la minore velocità che potenzialmente ha la navigazione in mobilità.

Mobile-first

L’approccio corretto e vincente che ora viene adottato nello sviluppo web è invece quello cosiddetto mobile-first. Come dice la parola stessa, l’idea è quella di partire dalla versione mobile del sito (quella solitamente più leggera a livello grafico e di risorse richieste dall’interfaccia) per poi arricchirla per le risoluzioni superiori. Questo fa dunque sì che il sito abbia esclusivamente le risorse necessarie ad ogni risoluzione, massimizzando quindi la velocità di fruizione e rendendo il sito stesso più reattivo sui dispositivi mobili. In sostanza, si tratta quindi di rovesciare la prospettiva dell’approccio responsive, che conteneva in nuce l’idea giusta. 

Mobile First

La velocità di caricamento e la reattività di un sito stanno diventando un fattore sempre più importante nella realizzazione di un sito web. Google da diversi anni ha inserito tra i fattori del proprio algoritmo di ranking la velocità di caricamento di un sito anche sui dispositivi mobili, oltre che la corretta user-experience su questo tipo di device (si pensi ad esempio anche al recente supporto al progetto AMP).  Tornando anche ai dati indicati all’inizio, si fa in fretta a capire quali siano le motivazioni. 

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